XXVI Edizione

Programma Scientifico e Attività Sociali

XXVI CONGRESSO INTERDISCIPLINARE, Bologna 9, 10 marzo 2025
“Gestione degli errori refrattivi: correzione e approcci interdisciplinari”


Oltre la correzione e il dispositivo, considerando visione binoculare ed aspetti percettivi all’interno di un percorso di miglioramento della funzionalità visiva e del controllo della salute oculare in cui intervengono tutte le professioni oftalmiche e mediche

COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Colandrea Claudia, Fontana Luigi, Frisani Mauro, Giannuzzi Alessandra, Gheller Pietro,Mularoni Alessandro, Nucci Paolo, Righetti Giorgio, Rossetti Anto, Vinciguerra Paolo

SEGRETERIA SCIENTIFICA
Giannuzzi Alessandra, Rossetti Anto

Programma Scientifico - Domenica 9 Marzo 2025

9:00 – 9:15
Saluto ai convenuti da parte dei Rappresentanti le Associazioni e le Autorità

09:15 – 10:45
I Sessione - La gestione dell’ametropia per garantire salute, comfort e qualità visiva: approcci, modalità e dispositivi per il miope, l’astigmatico e l’ipermetrope
  • Biometria ottica vs. Lunghezza assiale prevista utilizzando i modelli matematici nella gestione della progressione miopica. Sala Francesco
  • Perché Bates e i vari trainers forse hanno ragione e noi Optometristi no. Gheller Pietro
  • Il duplice e doppio percorso professionale per l’errore refrattivo. Rossetti Anto
  • I costi sociali degli errori refrattivi. Civiero Gabriele
  • Ci stiamo dimenticando dell’ipermetropia? Fossetti Alessandro
  • Alterazioni delle motilità oculari acquisite in seguito ai nuovi stili di vita, come, ad esempio, all’uso prolungato di schermi e video terminali. Schiavi Costantino
Discussione

10:45 – 12:00
II Sessione - Aggiornamenti e stato dell’arte della chirurgia della cataratta e compensazione ottica residua in funzione delle necessità visive individuali
  • La visita oculistica oggi e le nuove tecnologie: possiamo farne a meno? Pagano Luca e Mularoni Alessandro
  • Chirurgia della cataratta e le nuove lenti intraoculari: si possono impiantare in tutti? Quando si possono realmente mettere con buoni risultati? Vinciguerra Paolo
  • Chirurgia della cataratta: vantaggi e svantaggi.  Mencucci Rita
  • Chirurgia della cataratta: quando è consigliabile ed i nuovi trend. Vinciguerra Paolo
  • Chirurgia della cataratta: come convive con Lenti a Contatto e Occhiali. Mularoni Alessandro

Discussione 

12:00 – 12:15
Pausa lavori, visita agli stand e all’area Poster alla presenza degli autori

12:15 – 13:15
III Sessione - Superficie oculare correlata alla capacità e alla qualità visiva
  • Tecniche Avanzate per il trattamento della superficie oculare. Giannaccare Giuseppe
  • Fattori ambientali che influenzano il film lacrimale. Versura Piera
  • Ecofisiologia del pH lacrimale: studio comparativo sull'influenza dell'inquinamento ambientale. D’Agostini Martina (Di Vizio Assunta, Barbieri Marco, Lupelli Luigi)
Discussione 

13:15 – 14:15
Pausa pranzo, visita agli stand e all’area Poster alla presenza degli autori

14:15 – 16:00
TAVOLA ROTONDA
La gestione interdisciplinare della correzione e compensazione degli errori refrattivi
  • Afragoli Andrea, Presidente Federottica
  • Avitabile Teresio, Professore Ordinario di Malattie dell’apparato Visivo Università di Catania, Presidente S.I.S.O.;
  • Barberis Massimo, Vice Presidente ANFAO
  • Civiero Gabriele, Presidente SOPTI, Ricercatore all’Università di Torino, IBZaccagnini Vision Sciences Department
  • Maffioletti Silvio . Docente Università di Torino
  • Mazzacane Danilo, Presidente GOAL e Vicepresidente Commissione Difesa Vista
  • Mularoni Alessandro, Direttore Oculistica, ISS, Ospedale di Stato, Repubblica di San Marino
  • Nucci Paolo, Professore Ordinario di Oftalmologia Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, Università dì Milano
  • Righetti Giorgio, Presidente Istituto Benigno Zaccagnini
  • Rossetti Anto, Docente Università di Padova, IBZaccagnini Vision Sciences Department
  • Paolo Vinciguerra, Professore Ordinario di Oftalmologia,, Humanitas Clinical and Research Center – IRCCS
  • Sandro Saggin, Rappresentante ASSOTTICA Lenti a Contatto

16:00 – 16:30
La prima Giornata Mondiale delle lenti a Contatto: in attesa 15 Aprile 2025
Evento a cura di ASSOTTICA Lenti a Contatto in collaborazione con l’Istituto Zaccagnini
Interverannno Sandro Saggin, Rappresentante ASSOTTICA e Giorgio Righetti, Presidente Istituto Zaccagnini

16:30 – 16:50
Pausa lavori, visita agli stand e all’area Poster alla presenza degli autori

16:50– 19:00
IV Sessione - Complessità e interdisciplinarità nella compensazione del presbite e dell’ametrope

  • Migliorare la visione prossimale con test optometrici, lenti compensative e caratteri tipografici opportunamente scelti. Maffioletti Silvio
  • Una miopica provocazione: evitarla si può!? Pavei Mauro 
  • Ottimizzare la gestione degli errori in refrazione. Vecchies Antonella
  • Optometria e Osteopatia la collaborazione tra diverse figure professionali. Tonello Piergiorgio
  • Ortocheratologia nella gestione della presbiopia: strategie e risultati. Calossi Antonio
  • Le lenti a contatto possono ridurre il numero di trapianti corneali nel cheratocono? Frisani Mauro

Discussione

Cerimonia di Proclamazione, Cena di Gala e IBZ Party - Domenica 9 Marzo 2025

Cerimonia di proclamazione degli Ottici e degli Optometristi che hanno terminato gli studi dell’anno 2024 con consegna dei Diplomi
La Cerimonia di proclamazione si svolgerà nel corso dell'intera giornata di Domenica 9 Marzo e vi parteciperanno 266 neo Ottici ed Optometristi con i loro familiari e datori di lavoro titolari di imprese attive nella filiera Ottica

20:30 – 22:30
Cena di gala aperta ai congressisti, ai relatori, agli espositori oltre agli Ottici e Optometristi precedentemente proclamati ed i loro ospiti.

Dalle 22:30 in poi
IBZ Party, con musica e open bar
 

Programma Scientifico e Workshop – Lunedì 10 Marzo 2025

09:00 – 11:00
V Sessione - Qualità della visione nell'errore refrattivo e nell'aberropia post chirurgia refrattiva e post terapia medica
  • L'Ottica Adattiva: dall'Astronomia all'Oftalmologia. Lionetti Michele
  • L'interazione tra il sistema visivo e il sistema nervoso centrale, e le sue implicazioni per la riabilitazione visiva. Bazzotti Riccardo
  • Lo spasmo accomodativo: casi clinici. Rotondi Anastasia (Delorenzi Giorgio)
  • Misurare e prevedere l’adattamento agli occhiali progressivi. Boccardo Laura
  • Update sulla luce rossa nel trattamento della miopia nei bambini. Malalan Matej
  • Invecchiamento e refrazione: l’astigmatismo a braccetto con l’età. Falleni Carlo
  • Ridurre le anomalie refrattive post-intervento di cataratta. Ferrari Sara (Del Nero Anna e Abitante Alessia)
  • Riabilitazione visiva post-chirurgica tramite lenti a contatto customizzate. Donini Laura 

Discussione 

11:00 – 11:30

Pausa lavori, visita agli stand e all’area Poster alla presenza degli autori

11:30 – 13:30
VI Sessione Miscellanea: innovazioni e nuove evidenze della ricerca a impatto clinico, terapeutico, compensativo.
  • Diagnosi precoce del cheratocono. Fontana Luigi
  • La cogestione refrattiva dell’occhio patologico. Fiori Massimo
  • Effetti prismatici delle errate centrature verticali degli occhiali. Piacentini Ivan
  • Correzione prismatica nelle anomalie della visione binoculare non strabismiche: i differenti approcci e metodi di misura ostacolano la prescrizione? Livi Laura
  • DP: All by Myself. Bellatorre Alessia
  • IA e Visione Artificiale. Moriniello Flavio
  • Percepire la polarizzazione della luce: stato dell’arte e prospettive cliniche delle spazzole di Haidinger. Ruffato Gianluca
  • Le immagini ibride. Giorgetti Alessio

Discussione 

13:30 – 14:30
Pausa pranzo, visita agli stand e all’area Poster alla presenza degli autori

dalle 14:30
SESSIONE WORSHOP
I workshop prevedono diverse durate.

Workshop 1 - (14:30-15:30)
Analisi Topografica della lente a contatto Multifocale con medmont meridia™ Pro!
Christian Tomasi (Professinal Manager Mark Ennovy)

Workshop 2 - (14.30-15.30)
Centratura e messa a Fuoco – Chi comanda davvero? 

Fiori Massimo e Comuzzi Daniela

Una delle problematiche principali da affrontare nella pratica professionale riguarda i casi di mal adattamento alla compensazione ottica. Nello sterminato catalogo di situazioni (dis)funzionali che ci si può trovare ad affrontare emergono due punti critici fondamentali, che riguardano l’adeguatezza della refrazione e la minimizzazione degli effetti prismatici indesiderati, comunque presenti. Riguardo ciò, ogni individuo sarà a suo modo sensibile e critico. L’attenzione ad alcuni parametri clinici facilmente rilevabili all’analisi visiva permette di orientarsi nella scelta delle possibili soluzioni, vediamo assieme quali.

Workshop 3 - (14.30-15.30)
La gestione del cheratocono “estremo” con lenti a contatto 

Frisani Mauro e Stratta Claudia

“Estremi” sono quei casi in cui la gestione della visione in occhi con cheratocono risulta particolarmente complessa a causa di vari fattori, tra cui la condizione dei segni oculari associati al cheratocono, le alterazioni di lubrificazione della superficie oculare, le criticità della visione binoculare e il bilanciamento tra le aspettative soggettive e le potenzialità di correzione oggettive. Durante il workshop, analizzeremo e discuteremo casi clinici reali approfondendo i dettagli delle strategie di gestione.

Workshop 4 - (14:30-16:00)
Il rapporto tra postura e visione: corso pratico-esperienziale

Tonello Piergiorgio medico dentista e osteopata, Gheller Pietro optometrista, Baldi Erica optometrista, Tamagnini Erica osteopata, Fiocchi Eleonora osteopata

In un lavoro di tesi congiunto di scuola di optometria IBZaccagnini e scuola di osteopatia OSCE, le tesiste hanno valutato e trattato uno degli aspetti più evidenti dello stress ai dispositivi: il REVIP. Sono stati esaminati optometricamente e trattati osteopaticamente  più di 40 pazienti. I risultati sono molto interessanti per entrambe le categorie. I partecipanti collaboreranno con i relatori nell’osservazione della postura (loro e altrui) interferendo con la visione mediante lenti o prismi. Saranno utilizzati strumenti semplici e complessi (pedana stabilometrica) per rendere l’esperienza concreta e fondamentale per la professione di ottico/optometrista ma anche di osteopata.

Workshop 5 - (14:30-17:00)
Dalla superficie oculare alla messa a fuoco: approfondimenti su Film Lacrimale e Presbiopia

Greco Roberta 

Il Workshop è strutturato in due parti, la prima approfondisce le problematiche visive legate alla presbiopia e le soluzioni attualmente disponibili. Viene analizzata l'accomodazione e la sua progressiva riduzione con l'età, con particolare attenzione ai meccanismi fisiologici coinvolti e alle diverse teorie che spiegano il fenomeno. Attraverso un percorso informativo, verranno esaminate le cause della condizione, le soluzioni disponibili e le strategie per gestire i cambiamenti visivi nel quotidiano. Inoltre, vengono illustrate le principali opzioni correttive per la presbiopia: occhiali, lenti a contatto, interventi chirurgici e l'utilizzo di terapie farmacologiche.
La seconda parte, invece, si propone di fornire una panoramica approfondita del film lacrimale, partendo dalle basi teoriche della sua composizione e funzione, fino a esplorare le tecniche pratiche di valutazione e trattamento delle disfunzioni lacrimali. I partecipanti avranno l'opportunità di comprendere i meccanismi alla base di condizioni comuni come la sindrome dell'occhio secco, e acquisire nozioni teoriche  sui dispositivi diagnostici  per misurare la quantità  e valutare la qualità del film lacrimale.

Workshop 6 - (14:30-17:00)
Analisi del legame tra convergenza e accomodazione

Piacentini Ivan

Il workshop offre un approfondimento teorico e pratico sulla relazione tra convergenza e accomodazione, due meccanismi fondamentali per la visione binoculare e la messa a fuoco. Nella prima parte, verranno analizzati i concetti di piani della vergenza/accomodazione e il ruolo di forie e vergenze nella stabilità del sistema visivo.
La seconda parte sarà dedicata all’approfondimento del rapporto AC/A, con particolare attenzione alle differenze tra il calcolo teorico e la misurazione con il metodo del gradiente. L’obiettivo è fornire ai partecipanti strumenti di analisi e valutazione clinica per comprendere e gestire al meglio le interazioni tra convergenza e accomodazione, ottimizzando le strategie correttive nei diversi casi clinici.

Abstract Relazioni e Abstract Workshop

Bazzotti Riccardo
Docente nel Corso di Ottica e nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Milano, Laurea Biotecnologie e Biotecnologie molecolari, Ph.D in Neuropatologia e patologia generale
L'interazione tra il sistema visivo e il sistema nervoso centrale, e le sue implicazioni per la riabilitazione visiva
L'interazione tra il sistema visivo e il sistema nervoso centrale è un argomento fondamentale nell'ambito dell'ottica e dell'optometria, con implicazioni dirette per la riabilitazione visiva. Il sistema visivo non si limita alla semplice percezione, ma è strettamente integrato con altre aree cerebrali che elaborano le informazioni sensoriali. Le lesioni cerebrali possono causare deficit visivi non legati a danni oculari, ma a disfunzioni nella capacità del cervello di processare tali informazioni. Questo implica che la riabilitazione visiva debba includere non solo il miglioramento della funzione oculare, ma anche il trattamento delle modalità di elaborazione cerebrale. Un aspetto cruciale in questo ambito è la plasticità cerebrale: la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi è fondamentale per i processi riabilitativi. Terapie che stimolano l'attività visiva possono favorire il recupero funzionale, facilitando la riorganizzazione delle aree cerebrali coinvolte nella visione. Tecnologie avanzate, come occhiali intelligenti e realtà aumentata, hanno dimostrato di migliorare l'interazione tra il sistema visivo e quello nervoso centrale, utilizzando ambienti virtuali per l'esercizio e il miglioramento delle abilità visive. Inoltre, l'importanza di un approccio personalizzato è emersa in studi recenti, che sottolineano la necessità di adattare la riabilitazione alle specifiche esigenze del paziente per ottenere i migliori risultati. In conclusione, un approccio multidisciplinare integrato è essenziale per affrontare le sfide della riabilitazione visiva e migliorare la qualità della vita dei pazienti. In questo contesto, la figura dell'ottico optometrista riveste un ruolo centrale, in quanto professionista in grado di combinare le competenze tecniche refrattive personalizzate, consentendo interventi riabilitativi multidisciplinari efficaci.

Bellatorre Alessia
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Torino
DP: All by Myself
La distanza interpupillare (IPD) è una misura fondamentale nella progettazione di dispositivi ottici. La sua corretta misurazione è essenziale per garantire il comfort visivo e l'efficacia della prescrizione. Esploreremo i metodi di misurazione, con particolare attenzione alle soluzioni offerte dagli smartphone. Questi dispositivi, grazie alla crescente disponibilità di app dedicate, stanno trasformando il processo di misurazione, rendendolo più accessibile e pratico. Tuttavia, misure errate della IPD possono portare a problemi visivi, discuteremo quindi le implicazioni cliniche e pratiche delle misurazioni imprecise.

Boccardo Laura
Docente a contratto Università di Firenze, I.R.S.O.O.
Misurare e prevedere l’adattamento agli occhiali progressivi
È stato sviluppato un questionario con lo scopo di valutare la soddisfazione associata all’utilizzo di un occhiale progressivo, in relazione a determinate caratteristiche del soggetto e alla capacità di svolgere di alcune attività quotidiane. Prima prescrizione di progressive, miopia, refrazione non corretta e calzata della montatura non adeguata sono fattori che predispongono a maggiori difficoltà di adattamento. Invece non emerge correlazione con l’età e l’entità di astigmatismo. La somministrazione del questionario online ha permesso di individuare soggetti che, pur non essendo tornati spontaneamente in negozio, mostravano sintomi significativi di non adattamento. Nella quasi totalità dei casi è stato possibile individuare e risolvere il problema, migliorando la soddisfazione e il comfort del cliente.

Calossi Antonio
Docente a contratto Università di Firenze
Ortocheratologia nella gestione della presbiopia: strategie e risultati
L'ortocheratologia si è ormai affermata come una valida strategia di correzione per la miopia e l'astigmatismo, ma il suo impiego nella gestione della presbiopia è ancora poco comune e raramente esplorato nella pratica clinica, malgrado la crescente domanda di soluzioni alternative agli occhiali. Questo approccio innovativo, che prevede il rimodellamento corneale tramite l'uso di lenti a contatto rigide gas permeabili specifiche, presenta potenzialità significative meritevoli dell'attenzione degli specialisti. In questo intervento, verrà analizzato il meccanismo d'azione dell'ortocheratologia nel contesto della presbiopia, evidenziando la nostra esperienza nell'applicazione di questa metodica. Saranno presentati casi clinici che dimostrano l'efficacia dell'ortocheratologia nel migliorare la visione naturale da vicino, oltre a discutere i benefici pratici e le sfide associate a questa modalità innovativa.

Civiero Gabriele
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna e Milano, Assegnista di Ricerca Università di Torino, Presidente SOPTI
I costi sociali degli errori refrattivi
Gli errori refrattivi rappresentano una delle principali cause di disabilità visiva a livello globale, con un impatto significativo sia a livello economico che sociale. Il costo sociale di questi disturbi include spese dirette per la correzione visiva (occhiali, lenti a contatto, chirurgia refrattiva) e costi indiretti, come perdita di produttività, riduzione della qualità della vita e oneri per i sistemi sanitari pubblici. A livello globale, il costo della correzione degli errori refrattivi è stimato in miliardi di dollari all’anno, con differenze regionali legate al reddito pro capite e all’accesso ai servizi sanitari. Inoltre, gli errori refrattivi non corretti contribuiscono a perdita di produttività, stimata in centinaia di miliardi di dollari, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Gli impatti sociali includono difficoltà educative, barriere occupazionali e isolamento sociale, aggravati dalla progressione di condizioni come l’alta miopia, che aumenta il rischio di gravi complicanze oculari. Le strategie di prevenzione e gestione, come la diffusione di programmi di screening, interventi precoci e tecnologie innovative, potrebbero ridurre significativamente questo onere economico e sociale.

D’Agostini Martina (Di Vizio Assunta, Barbieri Marco, Lupelli Luigi)
Roma
Ecofisiologia del pH lacrimale: studio comparativo sull'influenza dell'inquinamento ambientale. 
L'inquinamento ambientale rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo, intrecciando le sue nefaste conseguenze con la salute umana e l'integrità degli ecosistemi. In questo contesto, uno degli effetti più subdoli e meno indagati è l'impatto che le sostanze inquinanti esercitano sulla superficie oculare. Gli occhi, continuamente esposti al mondo esterno e, pertanto, agli agenti inquinanti, si trovano in una posizione di estrema vulnerabilità rispetto all'azione deleteria dell’aerosol atmosferico. Tra i molteplici fattori che determinano la salute della superficie oculare, il pH lacrimale riveste un ruolo di sicura importanza. Le lacrime, con la loro funzione di lubrificazione e protezione, mantengono un pH fisiologico compreso tra 7.4-7.5, garantendo così un ambiente ottimale per la salute oculare. Tuttavia, l'esposizione a sostanze chimiche e particolato fine derivanti dall'inquinamento può perturbare questo equilibrio delicato, provocando una serie di disturbi che spaziano dalla secchezza e irritazione oculare a patologie più gravi come la cheratite e la sindrome dell'occhio secco. Il presente lavoro di ricerca propone di approfondire le complesse interazioni tra inquinamento ambientale e le possibili variazioni indotte nel pH lacrimale, confrontando le eventuali diversità fra gli esiti restituiti da un campione a contatto con l’ambiente urbano romano, notoriamente afflitto da un certo grado di inquinamento atmosferico, e i responsi di un secondo campione proveniente dal territorio montano del Monte Velino, in provincia di L’Aquila, apparentemente esulato dalle conseguenze dell’antropizzazione, ma purtroppo anch’esso raggiunto dalla pollution imperversante. Sono state esaminate le principali fonti di inquinamento, i meccanismi attraverso i quali queste sostanze alterano il pH delle lacrime e le conseguenze cliniche derivanti da tali alterazioni.

Donini Laura
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna. Dottore in Ottica ed Optometria e in Ortottica ed Assistenza Oftalmologica, svolge attività professionale presso lo Studio Optica di Pietro Gheller, Imola (BO).
Riabilitazione visiva post-chirurgica tramite lenti a contatto customizzate
Nella pratica clinica ci troviamo ad affrontare casi complessi che possono essere trattati con differenti soluzioni. Prendiamo in esame tre differenti scenari clinici post-operatori che abbiamo risolto tramite l'applicazione di lenti a contatto. La gestione delle LaC deve procedere parallelamente alla valutazione della binocularità, spesso alterata dalle conseguenze iatrogene.
Vediamo quindi degli esempi clinici in cui è possibile utilizzare le lenti a contatto per gestire con successo le anomalie visive e binoculari post-chirurgiche.

Falleni Carlo
Docente a contratto Università di Firenze, I.R.S.O.O.
Invecchiamento e refrazione: l’astigmatismo a braccetto con l’età.
Attraverso la revisione della letteratura disponibile, si analizza la prevalenza dell’astigmatismo corneale e refrattivo in relazione all’età. I dati raccolti mettono in evidenza come i valori ed il tipo (secondo regola, contro regola, obliquo) di astigmatismo siano in costante mutamento nell’arco della vita e come tale variazione presenti una accelerazione dopo l’età dei 40 anni. Infatti tutte le ricerche sono concordi nell’affermare che, a partire dalla quinta decade di vita, aumentano i casi in cui l’astigmatismo assume valori clinicamente significativi ed è caratterizzato da maggiore variabilità di orientamento rispetto alle età precedenti. Aumentano di pari passo anche le condizioni in cui le caratteristiche di potere e orientamento dell’astigmatismo dei due occhi siano talmente differenti da configurare condizioni di anisometropia meridianale. Da tali considerazioni si prende lo spunto per analizzare i risultati di due lavori di ricerca inerenti alla determinazione delle cause di mancato adattamento agli occhiali. L’analisi dei dati evidenzia quanto siano critiche le fasi di misurazione e prescrizione in caso di astigmatismo. Le percentuali maggiori di mancato adattamento infatti si riscontrano proprio in relazione a modifiche di valori o di orientamento di cilindro. In conclusione, gli optometristi si trovano nella necessità di prescrivere correzioni oftalmiche più critiche e in misura più frequente proprio nelle fasi dell’età adulta e avanzata in corrispondenza delle quali i pazienti hanno minori capacità di adattamento alle variazioni e maggiori problemi di equilibrio e deambulazione. Per questi motivi è necessario che siano valutati attentamente i benefici derivanti dal cambiamento di prescrizione rispetto alle possibili difficoltà di adattamento. La prudenza e il giudizio clinico sono requisiti necessari e indispensabili per ridurre la frequenza delle contestazioni.

Ferrari Sara (con Anna Del Nero e Alessia Abitante, ortottiste e assistenti in oftalmologia, Ist. R. Garofalo)
Ottico – Optometrista, attualmente svolge della professione in ambito Socio-sanitario presso Ist. Raffaele Garofalo (Gravellona T., VB), Clinica S. Caterina da S., To.
Ridurre le anomalie refrattive post-intervento di cataratta.
Background: la chirurgia della cataratta è un intervento, ormai, di routine che si esegue ambulatorialmente e spesso, durante l’analisi del Visus post intervento, non si ha idea di quale lente Intraoculare sia stata impiantata. Ottici e Optometristi si trovano a dover affrontare situazioni di pazienti pseudofachici con discomfort visivo e frequentemente l’adeguata documentazione non è fornita e si hanno poche informazioni che vengono parzialmente riferite. Ecco perché un approccio interdisciplinare può rendere il percorso del paziente più veloce, sereno e gestibile, dove ogni professionista collabori per il raggiungimento del comfort visivo finale. Metodi: Attenta analisi della quotidianità del paziente, valutazione del Visus e dell’anatomia oculare, esami diagnostici pre-intervento, scelta della lente più adatta. Valutazione del visus e dell’anatomia oculare post-intervento, scelta dell’ausilio ottico più adatto. Conclusioni: E’ importante sapere che ognuno percepisce il mondo circostante in modo diverso e che i cambiamenti visivi a seguito dell’intervento di cataratta possono influire sulla quotidianità di una persona. Un diverso approccio della gestione del paziente che coinvolga tutte le professioni che ruotano attorno alla visione aumenta la probabilità di successo e il comfort visivo finale.

Fiori Massimo
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna e Milano
La cogestione refrattiva dell’occhio patologico.
La compensazione dei difetti refrattivi in occhi patologici rappresenta una sfida impegnativa, dal cui esito può derivare una notevole influenza sulla qualità di vita del soggetto che ne soffre. La gestione di tali casi deve necessariamente tener conto di aspetti sia clinici di fisiopatologia, che tecnici riguardo le tecnologie oggi disponibili a supporto tanto della fase di valutazione, che di quella concretamente correttiva. Tale complessità non può che richiedere una gestione multidisciplinare, in cui il confronto medico / tecnico apre al paziente maggiori possibilità di ricevere il miglior trattamento. Alcune strategie in fase di valutazione possono rendere più efficace questo esame visivo così specifico.
WORKSHOP Centratura e messa a Fuoco – Chi comanda davvero? (con Comuzzi Daniela)
Una delle problematiche principali da affrontare nella pratica professionale riguarda i casi di mal adattamento alla compensazione ottica. Nello sterminato catalogo di situazioni (dis)funzionali che ci si può trovare ad affrontare emergono due punti critici fondamentali, che riguardano l’adeguatezza della refrazione e la minimizzazione degli effetti prismatici indesiderati, comunque presenti. Riguardo ciò, ogni individuo sarà a suo modo sensibile e critico. L’attenzione ad alcuni parametri clinici facilmente rilevabili all’analisi visiva permette di orientarsi nella scelta delle possibili soluzioni, vediamo assieme quali.

Fontana Luigi
Professore Ordinario e Direttore Scuola di Specializzazione Oftalmologia, Università di Bologna
Diagnosi precoce del cheratocono. 

Fossetti Alessandro
Optometrista, divulgatore scientifico, filosofo. Attualmente professore a contratto presso l’Università degli Studi di Firenze per l’insegnamento al corso di Laurea in Ottica ed Optometria. Da agosto 2010 a dicembre 2022 è stato Direttore dell’Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria di Vinci (FI), dove ha svolto anche attività di docenza e di ricerca. Socio fondatore di numerose associazioni culturali e scientifiche, come SOPTI, AILAC, EAOO. Fondatore e direttore di Contattologia Oggi, portale di informazione e divulgazione scientifica inerente al mondo delle lenti a contatto e della salute della vista.
Ci stiamo dimenticando dell’ipermetropia?
La grande attenzione rivolta alla miopia, all’aumento della sua prevalenza nel mondo, alla sua connessione con le patologie retiniche nell’età avanzata, ci sta facendo trascurare l’ipermetropia. Eppure, si tratta della condizione refrattiva più diffusa nei primi anni di vita e le modalità della sua gestione possono avere un’influenza determinante sia sullo sviluppo educativo dei bambini che sulla qualità della vita degli adulti. Se la ricerca dedica meno spazio all’ipermetropia, la pratica clinica non può fare a meno di occuparsene e gli optometristi devono essere ben preparati sul tema se vogliono svolgere con efficacia il loro ruolo professionale e sociale.

Frisani Mauro
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Milano, Docente a contratto Università di Torino
Le lenti a contatto possono ridurre il numero di trapianti corneali nel cheratocono? 

Gheller Pietro
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna e Milano, Docente a contratto Università Università di Padova
Perché Bates e i vari trainers forse hanno ragione e noi Optometristi no
Siamo in un’epoca in cui la scientificità e il negazionismo si contrappongono, anche alle nostre latitudini (visive). Ne sono l’esempio l’ipertecnicismo della matematica e della fisica applicato all'ottica per la visione, da un lato, e dall’altro il sostenere che la mente e lo spirito  possono tutto sugli occhi e sulla vista. Per dirla in modo più semplice: da una parte ci sono i moderni strumenti sullo studio delle aberrazioni e la ricerca spasmodica dell’efficienza visiva rappresentata dai 14/10, e dall'altra l’abolizione degli occhiali perché strumenti di mercato e di avvilimento della mente. Già all’inizio del secolo scorso, Wundt cercò di inserire la psicologia nell’ambito fisiologico per renderla più appetibile alla moda dell’epoca (le scienze illuministiche). Viceversa, un nostro grande “vecchio”, Von Helmholtz, cercò di far uscire almeno la visione da questo ambito, indicando la nostra capacità percettiva come cosa “misteriosa” e che l’uomo visivo era il frutto di un'evoluzione multisensoriale. Che avesse ragione?
Dalla psicodinamica alle neuroscienze, per realizzare che Bates e i vari trainers oggi presenti sui social media forse hanno un pò di ragione (senza saperlo) e noi Optometristi forse un pò meno.

Giannaccare Giuseppe
Professore Ordinario di Oftalmologia Università di Cagliari
Tecniche Avanzate per il trattamento della superficie oculare. 

Giorgetti Alessio
Borsa di ricerca presso l'Università di Firenze (CdS in Ottica e Optometria) ed docente all'IRSOO di Vinci.
Le immagini ibride
Le immagini ibride sono illusioni ottenute dalla sovrapposizione di due diverse immagini originarie, filtrate in modo da presentare un diverso contenuto di frequenze spaziali e inducono nel soggetto una diversa interpretazione al variare delle condizioni di osservazione. Tali differenze nell’interpretazione suggeriscono la possibilità di ideare un test di screening della miopia basato su di esse. In questo studio, svolgendo preliminarmente un lavoro di ottimizzazione basato sulla comparazione tra l'interpretazione dello stimolo visivo e l'acuità visiva misurata tramite l'ottotipo, diverse immagini ibride originali da noi realizzate sono state selezionate allo scopo di costruire e valutare l'attendibilità di un test finale su un campione di soggetti. Per il test finale, sono poi state presentate le immagini ad un ampio campione di partecipanti, registrando le loro risposte insieme alla loro acuità visiva e ripetendo il test nel caso della presenza di una abituale correzione. I risultati ottenuti hanno evidenziato come le 5 migliori immagini ibride, utilizzate come test di screening, mostrino elevati valori di sensibilità e specificità, in particolare considerando un valore soglia di 8/10 e un numero di risposte ad alta frequenza inferiore o pari a 3 su 5. Possiamo quindi affermare che il test è in grado di discriminare efficacemente i soggetti con una acuità visiva inferiore alla soglia considerata. Questo nuovo tipo di screening vede come punti di forza la semplicità di utilizzo, la capacità di intrattenimento e la possibile somministrazione anche a soggetti con limitate capacità di comunicazione, come i bambini molto piccoli. Ciò suggerisce una possibilità di applicazioni per uno screening della miopia possibile anche ai non esperti (insegnanti, genitori...), permettendo un successivo indirizzamento dei soggetti positivi al test verso una visita optometrica standard.

Greco Roberta
Docente nel Corso di Ottica IBZ Milano
WORKSHOP Dalla superficie oculare alla messa a fuoco: approfondimenti su Film Lacrimale e Presbiopia
Il Workshop è strutturato in due parti, la prima approfondisce le problematiche visive legate alla presbiopia e le soluzioni attualmente disponibili. Viene analizzata l'accomodazione e la sua progressiva riduzione con l'età, con particolare attenzione ai meccanismi fisiologici coinvolti e alle diverse teorie che spiegano il fenomeno. Attraverso un percorso informativo, verranno esaminate le cause della condizione, le soluzioni disponibili e le strategie per gestire i cambiamenti visivi nel quotidiano. Inoltre, vengono illustrate le principali opzioni correttive per la presbiopia: occhiali, lenti a contatto, interventi chirurgici e l'utilizzo di terapie farmacologiche.
La seconda parte, invece, si propone di fornire una panoramica approfondita del film lacrimale, partendo dalle basi teoriche della sua composizione e funzione, fino a esplorare le tecniche pratiche di valutazione e trattamento delle disfunzioni lacrimali. I partecipanti avranno l'opportunità di comprendere i meccanismi alla base di condizioni comuni come la sindrome dell'occhio secco, e acquisire nozioni teoriche  sui dispositivi diagnostici  per misurare la quantità  e valutare la qualità del film lacrimale.

Lionetti Michele
Docente nel Corso di Ottica IBZ Milano
L'Ottica Adattiva: dall'Astronomia all'Oftalmologia.
L'Ottica Adattiva (AO) è emersa come una tecnologia rivoluzionaria, offrendo una visione senza precedenti delle microstrutture dell'occhio con capacità di imaging ad alta risoluzione. Originariamente sviluppata per l'astronomia, è stata adattata per correggere le aberrazioni ottiche dell'occhio, consentendo la visualizzazione di singole strutture cellulari come fotorecettori, cellule dell'epitelio pigmentato retinico e capillari all'interno del sistema vascolare retinico. Con questo contributo si intende fornire una panoramica dell'AO, discutendone il contesto storico in cui è nata, i principi tecnici su cui si basa e il suo impatto trasformativo . Nonostante il suo potenziale, l’adozione diffusa dell’AO è attualmente limitata da fattori quali costi elevati e complessità tecnica. Si discutono le possibili strade che potrebbero permettere di superare tali barriere. Il futuro dell'AO dipende dal progresso tecnologico con la riduzione dei costi connessi e dalle grandi potenzialità di cura e diagnosi che la caratterizzano.

Livi Laura
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna, Docente a contratto Università di Firenze
Correzione prismatica nelle anomalie della visione binoculare non strabismiche: i differenti approcci e metodi di misura ostacolano la prescrizione?
In optometria, la correzione prismatica rappresenta una delle soluzioni per le anomalie della visione binoculare non strabismiche. Pur essendo efficace, è poco utilizzata. La scelta del valore del prisma manca di un consenso universale sul metodo più efficace, determinando così una variabilità nelle scelte di misura e prescrittive. Alcune/i professionisti si affidano ai sistemi di calcolo, ai test in visione associata o in dissociazione, mentre altre/i ad approcci ibridi o privilegiano l’analisi dei sintomi e il prisma autoselezionato. Un recente sondaggio sulle abitudini prescrittive della nostra categoria potrà chiarire quanta confidenza o reticenza abbiamo nel proporre questa soluzione

Maffioletti Silvio
Optometrista e ottico; docente a c. Corso di Laurea in Ottica e Optometria dell'Università degli Studi di Torino. Autore di numerose pubblicazioni optometriche nazionali e internazionali e di una decina di testi, alcuni a carattere scientifico e altri dedicati alla storia e al patrimonio artistico della città di Bergamo.
Migliorare la visione prossimale con test optometrici, lenti compensative e caratteri tipografici opportunamente scelti
Ė sorprendente la capacità umana di adattamento a un compito complesso e biologicamente nuovo come la lettura. In Italia si è diffusa ampiamente nella popolazione soltanto da 150 anni (circa sei generazioni), grazie alla legge Coppino del 1877 che ha reso obbligatoria l'istruzione scolastica mediante il triennio elementare. Le statistiche storiche lo confermano, rivelando (Chiapponi & Perondi, 2019) come gli italiani che non hanno sottoscritto il proprio atto di matrimonio (non essendo in grado di firmarlo) siano stati il 70% nel 1861, il 10% nel 1930 e lo 0% negli anni Sessanta. L'obiettivo dell'alfabetizzazione dei cittadini italiani, che il giovane Regno d'Italia si era posto come priorità, è quindi stato interamente raggiunto.
Ancora aperto e assai dibattuto è invece definire quali test, quali lenti e quali caratteri tipografici siano ottimali per migliorare l'esperienza della lettura, sia per i normolettori che, soprattutto, per chi legge con difficoltà. Oggi, progettare un percorso di apprendimento personalizzato e inclusivo significa individuare la presenza di eventuali ametropie con test optometrici adeguati, compensarle con tipologie di lenti scelte opportunamente, verificare con prove standardizzate che le abilità visive funzionali siano sufficienti ed eventualmente potenziarle. Infine significa utilizzare testi che, in virtù delle loro caratteristiche grafiche, siano idonei per migliorare la legibility (che si riferisce alla misura della performance di lettura) oppure alla readability (il comfort di lettura). Numerose recenti ricerche scientifiche evidenziano quanto, nella lettura, siano coinvolti processi periferici (precisi movimenti oculari saccadici, accuratezza accomodativa, stabilità binoculare) e processi di livello linguistico e semantico elevato. Ciò scoraggia ogni visione eccessivamente semplicistica e induce una valutazione ampia e attenta delle implicazioni e delle variabili insite nel processo di lettura.

Malalan Matej
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Milano, BScHons MCOptom Dip Glauc, UK; Ottica Malalan Trieste
Update sulla luce rossa nel trattamento della miopia nei bambini
La miopia è uno dei disturbi refrattivi più comuni nei bambini. Entro il 2050, si prevede che la prevalenza globale della miopia aumenterà in modo significativo, colpendo più della metà della popolazione mondiale. Tra gli altri tipi di intervento, la terapia con luce rossa di basso livello ripetuta, RLRL (repeated low-level red light) è emersa come una nuova forma di intervento terapeutico per contrastare la miopia e ridurre l’allungamento dell’occhio nei bambini. In questa presentazione ne  valuteremo l’efficacia e la sicurezza basandoci su evidenze scientifiche a  nostra disposizione.

Mencucci Rita
Azienda Ospedaliero Universitaria di Firenze Careggi
Chirurgia della cataratta: vantaggi e svantaggi.  

Moriniello Flavio
Docente nel Corso di Ottica e nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Milano, Dottorando in Industria Culturale e della Comunicazione su "Impatto e Percezione dell’Intelligenza Artificiale Generativa" - Universidad Politecnica de Valencia, Docente collaboratore esterno nel corso "La rivoluzione delle arti visive con IA" - Universidad Politecnica de Valencia, Docente collaboratore esterno nel corso di "Creazione di contenuti artistici e culturali con IA" - Universidad Nacional de Educación a Distancia, Tecnico e Ricercatore presso HUME - Hub de Museología Experimental, Artista Visuale.
IA e Visione Artificiale.
La Visione Artificiale, una branca dell’Intelligenza Artificiale, sta trasformando radicalmente il nostro rapporto con la tecnologia, permettendo alle macchine di riconoscere, interpretare e generare immagini con un livello di sofisticazione sempre maggiore. Questo intervento si propone innanzitutto di chiarire cosa intendiamo oggi per Intelligenza Artificiale. Partendo dalla distinzione IA Generale e IA Ristretta, approfondisce la differenza tra AI Tradizionale e AI Generativa, approccio che sta ridefinendo il panorama dell'AI. Successivamente, verrà esplorato il concetto di Visione Artificiale, analizzando le sue due componenti principali ovvero il riconoscimento di immagini e la generazione di immagini a partire da testo. Attraverso un parallelismo con la visione umana, si ripercorreranno le principali tappe tecnologiche che hanno portato agli sviluppi attuali. Per fare ciò si illustrerà brevemente un altro aspetto chiave dell’Intelligenza Artificiale contemporanea come il Natural Language Processing, ovvero la capacità delle macchine di comprendere, elaborare e generare linguaggio naturale. Questa tecnologia, alla base di strumenti come ChatGPT, permette un’interazione sempre più fluida tra uomo e macchina, ricoprendo un ruolo cruciale nei processi di Visione Artificiale. Infine, l’intervento accennerà ad alcune delle principali criticità della disciplina, tra cui i bias nei dataset,  il fenomeno dell’appiattimento visivo, e le implicazioni della disinformazione visiva, interrogandosi sulle sfide future della Visione Artificiale e sul suo impatto nella nostra società.

Mularoni Alessandro
Direttore Oculistica ISS, Ospedale di Stato, Repubblica di San Marino
Chirurgia della cataratta: come convive con Lenti a Contatto e Occhiali. 

Pagano Luca 
ISS, Ospedale di Stato, Repubblica di San Marino
La visita oculistica oggi e le nuove tecnologie: possiamo farne a meno? 

Pavei Mauro
Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna, Ottico Optometrista. Professionista da 35 anni, docente IBZ da 20 anni, relatore di numerosi corsi (ECM) sulla visione binoculare, associato SOPTI e Albo Optometristi, membro del registro magistrale.
Una miopica provocazione: evitarla si può!?
Trattando gli errori refrattivi, vorrei evidenziare come lo spasmo accomodativo viene erroneamente trattato come vera miopia e corretto con le lenti negative. La provocazione che voglio attuare riguarda la procedura errata e veloce che viene protocollata sulla velocità di esecuzione senza considerare lo stato eteroforico o i dati di di disparità di fissazione che concordano come una sorta di codice che decreta la vera natura del problema e il dubbio sul trattamento da attuare, vagliando l'utilizzo di una lente a supporto accomodativo piuttosto che avvalorare la miopia e trattarla poi con lenti a defocus periferico, valide per il controllo progressione ma già a supporto di un errore dipendente da un vizio di forma che va rivisto per evitare la problematica di fondo.

Piacentini Ivan
Docente nel Corso di Ottica e nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Milano, Optometrista
Effetti prismatici delle errate centrature verticale degli occhiali
La moda ci sta imponendo l’utilizzo di occhiali con diametri sempre maggiori e spesso questa caratteristica crea dei problemi con le centrature degli occhiali. Frequentemente quando si prescrivono occhiali monofocali si rispettano le centrature orizzontali, ma non le verticali, oppure occhiali centrati perfettamente da lontano poi nell’uso della visione prossimale generano degli effetti prismatici che impattano sul comfort o la postura delle persone. In questa relazione si andrà a vedere come calcolare l’effetto prismatico indotto e come questo impatta sulle persone.
WORKSHOP Analisi del legame tra convergenza e accomodazione
Il workshop offre un approfondimento teorico e pratico sulla relazione tra convergenza e accomodazione, due meccanismi fondamentali per la visione binoculare e la messa a fuoco. Nella prima parte, verranno analizzati i concetti di piani della vergenza/accomodazione e il ruolo di forie e vergenze nella stabilità del sistema visivo.
La seconda parte sarà dedicata all’approfondimento del rapporto AC/A, con particolare attenzione alle differenze tra il calcolo teorico e la misurazione con il metodo del gradiente. L’obiettivo è fornire ai partecipanti strumenti di analisi e valutazione clinica per comprendere e gestire al meglio le interazioni tra convergenza e accomodazione, ottimizzando le strategie correttive nei diversi casi clinici.

Rossetti Anto
Coordinatore del Comitato interdisciplinare IBZ, Docente nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna e Milano
Il duplice e doppio percorso professionale per la refrazione.
il servizio richiesto per gli  errori refrattivi è molto comune, ma il sistema visivo è complesso e un problema visivo ha molte cause potenziali. Pertanto, il percorso professionale è duplice, perché l’accesso al servizio può avvenire attraverso ottica optometria oppure attraverso oftalmologia o altra attività medica. Ma è anche un percorso doppio: il servizio ottico optometrico non può sostituire quello medico oftalmologico (responsabilità per la salute oculare); viceversa  il servizio medico oftalmologico non può sostituire quello ottico optometrico (responsabilità per i dispositivi e l’esito visivo). Coerentemente, la normativa in vigore prevede che il servizio avvenga secondo un piano terapeutico medico condiviso oppure in autonomia, ciascun operatore con le proprie competenze e responsabilità.

Rotondi Anastasia (Delorenzi Giorgio)
Docente a contratto Università Roma Tre
Lo spasmo accomodativo: casi clinici. 

Ruffato Gianluca
Dipartimento di Fisica e Astronomia ‘G. Galilei’, Università degli Studi di Padova; Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università degli Studi di Padova; Quantum Technologies Research Center, Università degli Studi di Padova
Percepire la polarizzazione della luce: stato dell’arte e prospettive cliniche delle spazzole di Haidinger
La percezione della polarizzazione è un’abilità ampiamente diffusa nel regno animale dove è utilizzata da diverse specie per le finalità più disparate, quali orientamento, caccia o riconoscimento. Contrariamente ad artropodi e cefalopodi, il sistema visivo dei mammiferi, uomo incluso, si è evoluto per basarsi essenzialmente sulla percezione di colori e intensità luminosa. Tuttavia, in presenza di luce bianca polarizzata, è possibile notare la formazione di un tenue papillon giallo nell’intorno del punto di fissazione, orientato perpendicolarmente al piano di polarizzazione della luce, che diviene scuro in presenza di luce blu. Le cosiddette spazzole di Haidinger sono un fenomeno di natura entropica che si origina dall’azione di filtro da parte della particolare distribuzione spaziale dei pigmenti maculari, disposti a creare una sorta di polarizzatore radiale per la luce blu in corrispondenza della fovea. Sebbene il fenomeno sia troppo debole per abilitare nuove capacità visive, esso può tuttavia fornire informazioni indirette sulla condizione dei pigmenti maculari e suggerire quindi un metodo di screening rapido, economico e non invasivo per individuare stadi precoci di maculopatia prima che i sintomi si manifestino e la malattia arrivi quindi ad uno stadio avanzato. In questo contributo, oltre a ripercorrere la storia e l’eziologia delle spazzole di Haidinger, verranno presentati i risultati degli studi condotti presso l’Università di Padova, finalizzati ad esplorare il ruolo di parametri chiave nella percezione del fenomeno per ottenere valori di norma in individui sani e sviluppare test di screening per possibili applicazioni cliniche.

Sala Francesco
Docente nel Corso di Ottica e nei Corsi di Specializzazione in Optometria - IBZ Bologna
Biometria ottica vs. lunghezza assiale prevista utilizzando i modelli matematici nella gestione della progressione miopica.

Schiavi Costantino
Professore Associato Oftalmologia, Università di Bologna
Alterazioni delle motilità oculari acquisite in seguito ai nuovi stili di vita, come, ad esempio, all’uso prolungato di schermi e video terminali. 

Tonello Piergiorgio
Medico dentista e osteopata
Optometria e Osteopatia, la collaborazione tra diverse figure professionali (intro al workshop)
L’ergonomia visuo-posturale con l’utilizzo dei device è oggi pesantemente coinvolta, basti pensare che oggi 2024 il tempo passato davanti ai digital devices supera abbondantemente le 6 h e mezza al giorno. L’impegno visivo associato ad un impegno cognitivo sostenuto, possono causare sintomi oculari e muscolo scheletrici, ecco perché è importante la collaborazione tra diverse figure professionali.
WORKSHOP Il rapporto tra postura e visione: corso pratico-esperienziale
In un lavoro di tesi congiunto di scuola di optometria IBZaccagnini e scuola di osteopatia OSCE, le tesiste hanno valutato e trattato uno degli aspetti più evidenti dello stress ai dispositivi: il REVIP. Sono stati esaminati optometricamente e trattati osteopaticamente  più di 40 pazienti. I risultati sono molto interessanti per entrambe le categorie. I partecipanti collaboreranno con i relatori nell’osservazione della postura (loro e altrui) interferendo con la visione mediante lenti o prismi. Saranno utilizzati strumenti semplici e complessi (pedana stabilometrica) per rendere l’esperienza concreta e fondamentale per la professione di ottico/optometrista ma anche di osteopata.

Vecchies Antonella
Optometrista-Ortottista-Master in Scienze della Visione-Fellow American Academy of Optometry; Clinica privata, Pordenone; Centro di Medicina di Conegliano; Docente, Corso di Osteopatia Pediatrica, Ist. C.E.E.S.O. Venezia.
Ottimizzare la gestione degli errori in refrazione: ridurre la non tolleranza al dispositivo per il beneficio del portatore e del prescrittore.
Introduzione: È noto che modifiche della prescrizione ottica possono indurre problemi di adattamento del dispositivo medico, sia esso un occhiale una lente a contatto o una lente intraoculare, anziché produrre i benefici desiderati.1
La non tolleranza alla nuova correzione oftalmica rappresenta un problema sia per l’utente che per il professionista.2 E’ fondamentale che l’operatore tenga in considerazione tutti gli elementi nel determinare la prescrizione come, l’età del soggetto esaminato, la sintomatologia, la correzione abituale, la refrazione soggettiva e oggettiva, la visione binoculare e le esigenze visive della persona.3 Obiettivo: Le linee guida delle associazioni optometriche e oftalmologiche americane concordano che la correzione ottica finale talvolta sacrifica la nitidezza dell’immagine a favore del comfort visivo del paziente. Non vi sono evidenze che determinano la validità di tali affermazioni ma possono essere dedotte da uno studio britannico in cui si afferma che la probabilità di prescrivere parzialmente aumentasse del 34% ogni 10 anni dopo la qualifica di optometrista. Analizzerò le cause che concorrono al mancato adattamento del dispositivo, in accordo con le evidenze scientifiche aggiornate. La qualità della visione a distanza rimane il fattore determinante nell’accettazione dell’occhiale.  Attraverso casi clinici verranno analizzati vari tipi di errori, tra cui di prescrizione, di approntamento dell’occhiale,  di trascrizione, di comunicazione , di problematiche relative alla visione binoculare e di presenza di patologia. Verranno prese in esame le soluzioni per ottimizzare la scelta prescrittiva, migliorare la soddisfazione dell’utente e del professionista. Conclusioni: L’utente  insoddisfatto richiede un ulteriore valutazione, sia essa di controllo del dispositivo o un ulteriore accertamento della refrazione; l'insoddisfazione per gli occhiali può anche offuscare la reputazione professionale del prescrittore.4 Le ricerche di marketing suggeriscono che generare un'opinione negativa sul "passaparola" ha un impatto molto più potente rispetto alla comunicazione positiva del passaparola5 .E’ probabile che i dati  di insoddisfazione del dispositivo in letteratura, siano sottostimati  poiché alcuni pazienti potrebbero semplicemente tornare ai loro occhiali abituali o in alternativa cercare un rimedio con un altro professionista.6 Riferimenti: (1) Howell-Duffy, C, et al., Evaluation of the clinical maxim: If it ain’t borke, don’t fix it. Optom Vis Sci, 2012 (2) Hrynchak P. Prescribing spectacles: reasons for failure of spectacle lens acceptance. Ophthalmic Physiol Opt 2006; 26: 111–115. (3) Freeman C & Evans B. Investigation of the causes of non-tolerance to optometric prescriptions for spectacles. Ophthalmic Physiol Opt 2010; 30: 1–11. (4) Cockburn DM. Why patients complain about their new spectacles. Clin Exp Optom 1987; 70: 91–95. (5) Arndt J. Role of product-related conversations in the diffusion of a new product. J Marketing Res 1967; 4: 291–295 (6) Werner DL & Press LJ. Clinical Pearls in Refractive Care. Butterworth-Heinemann, Boston, MA, 2002.

Versura Piera
Professore Associato di Oftalmologia Università di Bologna
Fattori ambientali che influenzano il film lacrimale. 

Vinciguerra Paolo
Professore Straordinario di Humanitas University, Direttore Responsabile Unità Operativa Eye Center Istituto Clinico Humanitas
Chirurgia della cataratta e le nuove lenti intraoculari: si possono impiantare in tutti? Quando si possono realmente mettere con buoni risultati? 
Chirurgia della cataratta: quando è consigliabile ed i nuovi trend.