Istituto Zaccagnini, dal 1977 una consolidata istituzione scolastica al servizio della professione ottico-optometrica
Dell’insieme di discipline scientifiche, prassi e protocolli professionali che hanno il compito di correggere e compensare i difetti della vista, noto come ottica, si trovano trattati risalenti all’inizio del primo millennio (Alhazen), ed è del 1352 l’immagine dei primi occhiali (ritratto di Tommaso da Modena).
Il riconoscimento della professione di Ottico è avvenuto con il Regio Decreto 1334 del 1928 e i suoi numerosi aggiornamenti, in forza dei quali questa professione si è evoluta costantemente sotto la spinta delle nuove conoscenze scientifiche da un lato, ed il progresso tecnologico dei materiali impiegati e delle attrezzature di controllo e diagnostica, dall’altro.
L’ultima revisione del profilo dell’indirizzo professionale “arte ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico”, il D.L. 13 Aprile 2017, n 61 e il Decreto Interministeriale 24 Maggio 2018, ancora in itinere di applicazione, recepisce le più recenti innovazioni apportate dall’optometria e dalle tecnologie informatiche alle scienze della visione. Il dato più importante per lo sviluppo futuro della professione, che emerge dall’esame della legge, è la conferma del ruolo di primo osservatore della salute dell’occhio e di raccordo fra cittadini ametropi e il medico, affidato all’Ottico.
Come per tutte le professioni che operano nel campo della salute, quella ottico-optometrica è sottoposta ad un impegnativo e continuo lavoro di aggiornamento professionale, tecnologico e di adeguamento culturale ai grandi mutamenti sociali e comportamentali, intercorsi nell’ultimo decennio e, particolarmente, in seguito al trauma dell’epidemia da Covid-19.
La storia dell’Istituto Zaccagnini, che inizia nel 1977 a Bologna, grosso modo con l’avverarsi di un antico sogno di molti ricercatori, la creazione di una lente applicata direttamente sulla cornea, cioè la lente a contatto e le nuove discipline da cui è scaturita, optometria e contattologia, si è ispirata, nel tempo, a concept strategici innovativi e con l’attribuzione di un valore permanente alle relazioni con le famiglie e gli studenti, da quando nel 1991 ho assunto la direzione dell’Istituto.
L’indirizzo conferito dall’Istituto Zaccagnini alle sue politiche educative si è tradotto in un impegno costante nell’aggiornamento delle materie d’insegnamento e dell’innovazione scientifica e professionale di tutte le discipline connesse con la cura dell’occhio e la correzione e compensazione della vista e della visione, finalizzato a conferirne agli studenti la conoscenza e le loro interrelazioni. Strumento e punto di partenza di questa scelta strategica è il Congresso Annuale Interdisciplinare e le collaborazioni internazionali, in specie con le università inglesi, culminate con il corso di laurea in Optometria realizzato con la Aston University di Birmingham.
Nel tempo, per agevolare l’ampliamento delle conoscenze professionali dei nostri allievi, l’offerta formativa dell’Istituto è stata integrata da Programmi di Formazione Continua Superiore con i Master in discipline e pratiche evolute con la finalità di consentire a tutti gli ottici di ampliare ed aggiornare i propri orizzonti professionali per incontrare la “customer satisfaction” dei clienti, le proprie legittime aspirazioni di carriera e i risultati economici del centro ottico.
Infine, ai problemi posti dall’epidemia da Covid-19, abbiamo risposto adottando un approccio innovativo, fondato sul metodo della “didattica integrata”, che ha trasformato l’emergenza “Didattica a Distanza” in una opportunità da cui è scaturito un ulteriore forte impulso all’innovazione.
I corsi effettuati con la didattica integrata, hanno consentito di fluidificare le relazioni con gli studenti, di rendere flessibili l’insegnamento (permettendone l’estensione a categorie di studenti, quali quelli che lavorano che hanno esigenze di frequenza diverse), mediante la erogazione contemporanea della didattica in presenza, a distanza (interattiva via streaming), e la messa a disposizione successiva delle registrazioni video delle lezioni oltre della documentazione scolastica, l’accesso alle biblioteche e la effettuazione di tutte le attività, soprattutto pratico-cliniche, di routine della scuola. Così, anche nei momenti del lockdown più duro, la scuola è riuscita a portare avanti una parte importante dei programmi in presenza, soprattutto quelli che richiedono l’esercizio di pratiche professionali.
L’adozione dei programmi di didattica integrata e l’approccio flessibile fra i vari metodi di insegnamenti messi in campo, ha permesso di annullare il numero di ore altrimenti perse, preservato la qualità della didattica e portato all’esame di abilitazione professionale studenti che hanno potuto godere di tutta l’assistenza preliminare di cui avevano bisogno.
L’Istituto, attraverso una fitta rete di contatti, quali quelli negli Open Day in presenza e On Line, nelle visite individuali, di comunicazioni con i social network più diffusi, la stampa nazionale e un proprio organo di informazione, fornisce alle famiglie e agli studenti che debbono affrontare la difficile scelta dell’accesso all’istruzione superiore che porta all’acquisizione di un titolo professionale abilitante di area sanitaria, tutte le informazioni e i chiarimenti per renderla consapevole, anche con proposte e soluzioni personalizzate.
I nostri docenti e i nostri collaboratori, impegnati nell’insegnamento e nelle relazioni con le famiglie e gli studenti, hanno assimilato in maniera profonda e convinta il principio che chi non raggiunge i propri obiettivi formativi rappresenta una sconfitta per la scuola e per questo pongono il massimo impegno per portare a buon fine tutte le eventuali criticità che possono incidere sui risultati scolastici.
Giorgio Righetti